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Ipertensione - la terapia
Inserito il 15 febbraio 2006 alle 18:58:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Approfondiamo un aspetto che mi sta a cuore: quello dei tiazidici nell’ insufficienza renale.

Rossi:
Generalmente si ritiene che i tiazidici siano sconsigliati per valori di creatinina >= 1,4 mg/dl, non tanto perchè possano aggravare l'insufficienza renale quanto perchè perdono di efficacia.
In realtà questa è un atteggiamento largamente diffuso e si basa su premesse di tipo fisiopatologico ma cozza un poco con i risultati per esempio dell'ALLHAT.
Analisi a posteriori di questo studio [24,25] evidenziano che i tiazidici non sono inferiori agli altri trattamenti per quanto riguarda la comparsa di uremia terminale o di eventi cardiovascolari anche nei soggetti con ridotta funzionalità renale.

Ressa:
Allora, come la mettiamo?

Rossi:
Mah, va bene che si tratta di analisi a posteriori ma penso che non possano essere ignorate. Se ti ricordi anche i beta-bloccanti erano sconsigliati nello scompenso cardiaco sulla base di valutazioni di tipo fisiopatologico, adesso è cambiato tutto. Non vorrei che domani succedesse lo stesso anche per i tiazidici nella insufficienza renale, magari se i dati dell'ALLHAT saranno confermati da altri studi.

Ressa:
Spesso ci contattano pazienti che giudicano “gravi” valori pressori che fanno sorridere, parlano di “crisi ipertensiva”.
 
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