![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
|
|
|
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
Incretine e diabete nuove opportunità terapeutiche |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
gli analoghi del GLP-1
Il GLP-1, come tale, non è utilizzabile in terapia, perché viene rapidamente degradato dalla DPP-4; la sua emivita è di pochi minuti. Sono stati sviluppati, pertanto, degli analoghi del GLP-1 con durata d’azione di 6-8 ore, come l’exenatide e liraglutide, che possono essere impiegati nel trattamento del diabete di tipo 2.
![](http://www.pillole.org/public/aspnuke/downloads/immagini/exenatideamigo3efficacia.png)
![](http://www.pillole.org/public/aspnuke/downloads/immagini/liraglutide.png)
Il principale svantaggio di queste molecole, che hanno struttura polipeptidica, è che devono essere somministrate per via iniettiva (sottocutanea), una o due volte al giorno a dosi sovrafisiologiche di svariati ordini di grandezza rispetto ai livelli fisiologici di GPL-1.
Poiché il GLP-1 rallenta lo svuotamento gastrico, i suoi analoghi , che raggiungono concentrazioni molto al di sopra di quelle fisiologiche, provocano nausea e vomito in una proporzione rilevante di pazienti e possono indurre una diminuzione del peso corporeo.
![](http://www.pillole.org/public/aspnuke/downloads/immagini/exenatidenausea.png)
Sono allo studio formulazioni ritardo che potrebbero consentire la somministrazione di una singola dose sottocute di farmaco ogni 2 settimane.
|
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
![](/public/aspnuke/imgs/space.gif) |
|
|
|
© Pillole.org 2004-2024 | Disclaimer | Reg. T. Roma n. 2/06 del 25/01/06 | Dir. resp. D. Zamperini
ore 16:30 | 921989 accessi| utenti in linea:
52617
|
|