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Morbo di Parkinson
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 20:31:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Sottolineo il fatto che i disturbi del sonno e quelli psichici possono manifestarsi all’esordio e rendere molto difficile la diagnosi.
Ricordo anche che la TRIADE sintomatologica tremore, bradicinesia e rigidità non è presente sempre e invariabilmente, per cui vediamo parkinsoniani gravi sul versante bradicinesia e rigidità che non hanno il minimo tremore. In questi casi può riuscire difficile convincere i congiunti che il loro caro è affetto dal morbo perché essi lo associano invariabilmente al tremore. Sfortunatamente sono le forme senza tremore ad avere, di solito, la prognosi peggiore.

Rossi:
La diagnosi dunque è clinica. A questa molti aggiungono, come criterio ex-juvantibus, la risposta alla levodopa che è praticamente presente in tutti i malati di Parkinson ma può essere presente anche nei parkinsonismi secondari.
La diagnosi differenziale all’inizio si pone soprattutto con il tremore intenzionale e quello posturale . Il tremore è, infatti, il motivo per cui più frequentemente viene richiesta una consulenza neurologica e che più spaventa il paziente e i familiari inducendoli a ritenere che questo sia il primo segno della malattia. Però il tremore intenzionale e quello posturale hanno caratteristiche diverse e non comportano alterazioni dell'andatura, rigidità e amimia.
Più difficile può essere la differenziazione del Parkinson dai parkinsonismi secondari, di cui ricordiamo quello vascolare causato da lesioni di tipo ischemico, che talora passano clinicamente inosservate. Il parkinsonismo vascolare si presenta di solito nelle prime fasi con interessamento della parte inferiore del corpo, andatura di tipo paraplegico (il paziente cammina con le gambe irrigidite tanto che gli autori anglosassoni parlano di andatura "gelata"), presenza di pianto o riso spastico (sindrome pseudobulbare) e risposta modesta alla levodopa. In alcuni casi il paziente ha una storia di TIA o ricoveri per ictus.

Ressa:
E’ una forma frequente, a volte la risposta alla levodopa è discreta.
 
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