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Ictus
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 20:08:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Secondo uno studio il rischio a 2 e a 90 giorni è rispettivamente del 3% e del 6%. Tuttavia i pazienti sono spesso poco investigati e sottotrattati rispetto ai soggetti con ictus e molti non vengono sottoposti alle indagine minime previste dalle linee guida entro 30 giorni dall'episodio acuto [34].
Un altro studio mostra che i pazienti che hanno presentato un TIA dovuto ad una stenosi della carotide interna corrono un elevato rischio di stroke entro pochi giorni che non sembra dipendere dal grado della stenosi [35]. In questo lavoro il rischio di stroke a 2 e a 90 giorni era rispettivamente di 5,5% e di 20%. Altri hanno evidenziato che in circa il 12% dei pazienti con stroke ischemico c'era stato un TIA nei sette giorni precedenti [ Neurology 2005;64: 817-20]. Il TIA è quindi un vero e proprio segnale d'allarme che indica un pericolo, sia immediato che tardivo, di ictus. Alcuni riferiscono un rischio di stroke ad un mese dal TIA del 7,6%; altri riportano un rischio del 5% entro i primi 5 giorni dal TIA. Le percentuali comunque sono molto variabili arrivando fino al 40% di stroke entro il primo mese. Il rischio sembra dipendere dall'età, dalle caratteristiche del TIA e dalla sua durata [42]. Sembra però, come dicevo, che i pazienti siano sottodiagnosticati, poco investigati e trattati. In realtà il TIA è un fattore di rischio molto pesante negli anziani e ogni sforzo deve esser fatto per migliorarne la gestione [36].

Ressa:
Il corteo sintomatologico è molto vario.

Rossi:
I sintomi sono talora inequivocabili, qualche volta subdoli, e la diagnosi di TIA diventa allora difficile. Se il TIA avviene nel territorio di distribuzione carotideo i sintomi possono essere di natura motoria (mono-emiparesi, paresi facciale), sensitivi (parestesie ad un arto, ad un emisoma, all'emifaccia), di tipo visivo (amaurosi fugax) o caratterizzati da disturbi della parola (disartria, afasia); se è interessato il territorio di pertinenza vertebro-basilare si possono avere emianopsie, diplopia, vertigini, atassia, allucinazioni visive, cefalea, disartria, drop attacks, amnesia globale.
 
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