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INFORMATIZZAZIONE DELLO STUDIO. PROGRAMMA GRATIS SI/NO

Categoria : professione
Data : 30 luglio 1999
Autore : admin

Intestazione :

Uno dei problemi piu’ dibattuti e’ quello del costo del programma.



Testo :

I pareri:

A FAVORE DEI PROGRAMMI A PAGAMENTO
Perché scegliere di pagare cifre non piccole per un programma di gestione attivita’ di M.G. e per il canone annuo di aggiornamento, quando c’e’ una discreta offerta di prodotti "gadget" da parte di ditte farmaceutiche e quando la remunerazione aggiuntiva per chi si informatizza e’ assente o in ogni caso di modesta entità?Provo ad elencare i motivi fondamentali di una scelta che , per quanto dolorosa, è secondo me da preferire:
1.È innegabile che un buon programma costituisca un importante strumento di lavoro quotidiano e diautovalutazione professionale. La sua importanza giustifica una scelta accurata e conseguentemente un investimento, anche economico. Penso sia ovvio sostenere che chi paga un prodotto ha maggior voce in capitolo per eventuali richieste o lamentele rispetto a chi questo prodotto lo riceve in regalo (" a caval donato…").
2. Il mercato dei sw medici non è nato oggi ed ha già selezionato i prodotti migliori e dotati di un progetto di lungo periodo e "calzanti" (spesso grazie al contributo, negli anni, di centinaia di utenti ) per la specificità della Medicina Generale. Inoltre la concorrenza reciproca di tali sw garantisce il continuo miglioramento e la competizione a vantaggio degli utenti.
3 .I continui cambiamenti legislativi riguardo al prontuario e alle norme prescrittive; l’affinamento dell’utente che chiede sempre di più al software man mano che lo usa richiede quell’aggiornamento rapido e completo che tutti i programmi più efficienti del mercato possono vantare. Ed anche su questo aspetto c’è la tranquillità derivante da un contratto di acquisto. Perché dover dipendere, sollecitare o invocare l’ITS di turno?
4. Perché la scelta di informatizzarsi porti ad un aumento non solo della rapidità di stampa di ricette e certificati, ma a un potenziamento dell’efficienza professionale, deve essere preceduta da una accurata valutazione del proprio modo di lavorare e seguito dalla disponibilità a cambiare in parte il proprio modello professionale. Questa è formazione. Dopo aver fatto questo percorso, imparato ad archiviare correttamente il proprio lavoro creandosi una specie di "valore aggiunto" alla miriade di dati che quotidianamente ci scorre sotto, aver personalizzato percorsi diagnostici, help terapeutici e quant’altro, non è semplice, piacevole e raccomandabile trovarsi a piedi (esperienza personale!!!). E il rischio di "rimanere a piedi", secondo me, è maggiore affidandosi a strategie, legittimamente variabili, di una azienda farmaceutica che non 0a programmi a pagamento selezionati, come detto sopra da anni di presenza sul mercato e da un grande numero di utenti.
Italo Paolini

A FAVORE DEI PROGRAMMI GRATUITI
E’ evidente come ogni opera di ingegno vada giustamente compensata per cui i programmi di buona qualita’ sono generalmente abbastanza costosi. Questo costo va pagato in denaro o in altro modo, generalmente in pubblicita’. Oltre al costo iniziale dell’acquisto del programma, va attentamente valutato il costo degli aggiornamenti che, nei programmi a pagamento devono esser acquistati dalla ditta produttrice e pagati con un canone annuale spesso non indifferente. Ma il medico viene cosi’ ad essere legato indissolubilmente alla casa produttrice, che puo’ aumentare i prezzi o diminuire le prestazioni senza che l’ utente possa opporsi, pena la chiusura del rapporto e l’ obsolescenza dei suoi archivi. Il programma gratuito offre cio’ che nessun programma commerciale puo’ offrire: la possibilita’ di provare liberamente la versione "completa" del programma (e non un semplice demo, che nasconde sovente i difetti piu’ antipatici) e di "buttarla via" liberamente e senza rimetterci un soldo in caso di insoddisfazione, oppure di adottarlo temporaneamente rinviando l’onere del sw a pagamento a tempi migliori.Il passaggio da un sw gratuito ad uno oneroso e' sempre piu' facile del contrario: nell’ ipotesi che la Ditta Farmaceutica interrompesse gli aggiornamenti, oppure che il medico decidesse in un secondo tempo (quando si sente economicamente piu’ forte) di passare ad un programma commerciale, non si avrebbe alcuna perdita in denaro ma solo la necessita' di trasferire gli archivi da un programma ad un altro. Nel passaggio inverso (da un sw a pagamento ad uno diverso) pur rimanendo identica la necessita' di trasferire gli archivi, si avrebbe anche la perdita totale dell’ investimento economico effettuato.In definitiva l’utente del sw gratuito e’, paradossalmente, quello sempre piu’ libero.

Daniele Zamperini



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