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Metformina e vitamina B12

Categoria : endocrinologia
Data : 03 gennaio 2016
Autore : admin

Intestazione :

La metformina abbassa i livelli sierici di vitamina B12 (B12) ed aumenta i livelli sierici di acido metilmalonico (AMM), il biomarker gold standard per la deficienza tissutale di vitamina B12. Tuttavia, la rilevanza clinica della riduzione della B12 associata-a-metformina è ancora controversa, poiché mancano esiti clinici rilevanti. Le attuali linee guida menzionano il deficit di vitamina B12 come uno svantaggio della metformina, ma non danno raccomandazioni sulla gestione e sulla prevenzione del deficit di B12, in attesa di evidenze cliniche di maggiore significato.



Testo :

Partendo da queste premesse, gli autori di questo studio hanno voluto indagare se l’aumento dell’AMM fosse associato all’insorgenza o al peggioramento della neuropatia. Nello studio HOME, 390 pazienti in trattamento insulinico con diabete di tipo 2 erano stati trattati con 850 mg di metformina o con placebo tre volte al dì per 52 mesi. Gli autori hanno analizzato l’associazione tra metformina e modificazioni della HbA1c, dell’AMM e il Valk Score, uno score validato di neuropatia. E’ stata utilizzata un’analisi SEM per stimare gli effetti di mediazione dell’AMM e della HbA1c sull’effetto totale della metformina sullo score neuropatia. Sono stati esclusi pazienti con deficit di B12 all’inizio dello studio o con supplementazione di vitamna B12 (n=15).

Risultati:

Nell’analisi a modelli misti, la metformina, rispetto a placebo, era associata ad un aumento dell’AMM alla fine dello studio (0.04 µmol/L, 95%IC 0.02 - 0.06, p=0.001). Non vi era differenza significativa nello score di neuropatia dopo 52 mesi tra placebo (aumento da 0.8±2.2 a 2.2±1.6) e metformina (da 1.1±2.1 a 3.7±1.3; ANCOVA: 0.03; 95% IC -0.03 - 0.08, p=0.41). Tuttavia, l’analisi SEM aveva mostrato che l’effetto della metformina sullo score di neuropatia consisteva in un effetto benefico al calare della HbA1c (-0.02 per grammi anno di metformina) e in un effetto avverso all’aumentare dell’AMM (0.04 per grammo anno). Inoltre, durante lo studio, l’AMM non differiva significativamente tra i gruppi di trattamento quando stratificato per concentrazioni di vitamina B12, mostrando, quindi, che la metformina non influenza la relazione biologica tra B12 e AMM.

Gli autori concludono che la metformina non solo riduce la B12, ma aumenta progressivamente l’AMM. L’aumento dell’AMM in coloro che assumono metformina è associato ad un significativo peggioramento dello score di neuropatia. Inoltre, la metformina non influenza la relazione biologica tra B12 e AMM. Questi risultati indicano che la deficienza di B12 metformina-correlata è clinicamente rilevante. Si dovrebbe, pertanto, prendere in considerazione il monitoraggio della B12 e, quando disponibile, dell’AMM, in coloro che assumono metformina.

Fonte:

Metformin, methylmalonic acid and the risk of neuropathy: a randomised placebo-controlled trial. Out M., e coll. EASD 2015; abstract 220.

Riferimenti:

http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5080


Commento di Patrizia Iaccarino

Neanche da questo studio, peraltro di piccole dimensioni e con dosaggi elevati di metformina, è possibile fornire raccomandazioni circa la supplementazione di B12 nei pazienti in trattamento con metformina, dato il suo duplice effetto (protettivo/dannoso) sulla neuropatia. Forse una soluzione potrebbe essere il dosaggio dell’AMM nei soggetti ritenuti a maggior rischio di neuropatia, trattati con dosaggi elevati di metformina. Saranno necessari studi più ampi e prolungati per eventuali raccomandazioni.



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