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SSRI e rischio di sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore

Categoria : scienza
Data : 03 novembre 2013
Autore : admin

Intestazione :

L’associazione tra inibitori selettivi dei recettori della serotonina (SSRI) e rischio di sanguinamento del tratto gastro-enterico superiore resta controverso. Precedenti studi avevano in genere valutato il problema per circa 3 mesi, anche se la inibizione SSRI-mediata delle concentrazioni di serotonina piastrinica si verifica tra 7–14 giorni.



Testo :

Gli autori di questo studio osservazionale retrospettivo (con disegno cross over), ricercatori dell’Università di Taipei (Taiwan), hanno esplorato il rischio di sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore dopo esposizione a breve termine agli SSRI, utilizzando i dati del Taiwan National Health Insurance Database (1998−2009), relativi a pazienti psichiatrici ambulatoriali con sanguinamento del tatto gastro-intestinale superiore.

Le percentuali d’uso di antidepressivi sono state paragonate in periodi caso e in periodi controllo con finestre temporali di 7, 14 e 28 giorni. E’ stato utilizzata la odds ratio aggiustata derivata da un modello di regressione logistica per determinare l’associazione tra uso di SSRI e sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore.

Risultati

Sono stati arruolati in totale 5.377 pazienti con sanguinamento gastro-intestinale superiore. La odds ratio aggiustata per rischio di sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore dopo esposizione ad SSRI era 1.67 (95% IC=1.23–2.26) per la finestra temporale dei primi 7 giorni, di 1.84 (95% IC=1.42–2.40) per quella di 14 giorni, e di 1.67 (95% IC=1.34–2.08) per quella di 28 giorni. Gli SSRI con affinità per il trasportatore della serotonina alta o intermedia, ma non bassa, sono stati associati con il sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore. Un rischio elevato di sanguinamento dopo esposizione agli SSRI è stato osservato negli uomini (OR 2,43; 95% IC 1,75-3,38 ), ma non nelle donne (OR 1,01; IC al 95% 0,63-1,61).

Gli autori concludono che l’uso a breve termine di SSRI (7–28 giorni) è associato in maniera significativa a sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore. Possono esistere differenze di genere relative ad uso di SSRI e sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore. I medici dovrebbero monitorare attentamente i segni di sanguinamento del tratto gastro-intestinale superiore anche dopo esposizione a breve termine agli SSRI, così come si fa con i farmaci antinfiammatori non steroidei e con l’aspirina.

Fonte:

Short-Term Use of Serotonin Reuptake Inhibitors and Risk of Upper Gastrointestinal Bleeding. Y.P. Wang, et al. Am J Psychiatry 2013; doi:10.1176/appi.ajp.2013.12111467.

Riferimenti precedenti sul tema:

http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1097
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=1525
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3800
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3848
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3896
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4501
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4923
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5319
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5638




A cura di Patrizia Iaccarino



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