Alcuni effetti fisiopatologici di ezetimibe potrebbero spiegare, forse, i risultati non brillanti ottenuti finora negli studi clinici.

Come si è evidenziato in una pillola precedente [1] gli studi finora disponibili non hanno ancora risposto alla domanda fondamentale: l’ezetimibe riduce gli eventi e/o la mortalità cardiovascolare?
Certamente riduce le LDL-C attraverso la inibizione del recettore Niemann-Pick C1L1 (NPC1L1) con conseguente inibizione dell’assorbimento del colesterolo a livello enterico. Tuttavia, recentemente, sono stati scoperti altri effetti dell’ezetimibe che potrebbero favorire i processi aterogeni. L’ezetimibe viene assorbito a livello sistemico ed è presente nelle urine per un 11%. In circolo è glucuronidato a livello epatico e questo metabolita, più potente della molecola base, interagisce con molti altri recettori [2].
Le statine, inoltre, hanno un’importante funzione di favorire la vasodilatazione endoteliale che l’ezetimibe da solo o associato a statine non ha [2].
Non sarebbe la prima volta che un farmaco ipolipemizzante delude le aspettative; il torcetrapib [4] e la cerivastatina ne sono due esempi recenti.
Per concludere quello che, per il momento, è certo è che l’ezetimibe abbassa le LDL-C, ma non sappiamo se abbassa anche il rischio cardiovascolare [5,6], affermarlo non è corretto da un punto di vista scientifico e metodologico. Il costo del farmaco da 10 mg è di oltre 60 € per 30 compresse contro i circa 16 € di una simvastatina generica 40 mg da 28 compresse, 2 euro/die contro 0,57 euro/die.


Clementino Stefanetti


Referenze

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=4487
2. http://www.ccjm.org/content/75/7/497.full.pdf
3. Eur Heart J. 2006 May;27:1182-90. Epub 2006 Apr http://eurheartj.oxfordjournals.org/cgi/reprint/27/10/1182.pdf
4. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3608
5. http://www.ti.ubc.ca/node/185
6. http://www.prescrire.org/bin/cqp/?id=27129