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Ecco i farmacovigilantes


Categoria : scienze_varie
Data : 11 luglio 2008
Autore : admin

Intestazione :

La FOFI (Federazione Ordini Farmacisti) si propone come "sentinella" del farmaco attraverso il monitoraggio delle reazioni avverse.



Testo :

Per le segnalazioni di reazioni avverse l'Organizzazione Mondiale della Sanità propone uno standard per definire l'efficacia del sistema in un paese in almeno 30 segnalazioni ogni 100 mila abitanti. L'Italia, nonostante sia migliorata la qualità delle segnalazioni, sarebbe, pr FOFI, ancora lontana dagli standard internazionali oscillando attorno alle 10-11 segnalazioni.
Secondo la FOFI la tutela della salute pubblica passerebbe anche attraverso il prezioso e minuto lavoro dei professionisti della sanità che, tramite il feed-back con i pazienti, raccolgono e valutano quotidianamente le segnalazioni di reazioni avverse all'uso di un farmaco e le trasmettono alla Asl di competenza. Tale sistema permetterebbe, sempre secondo FOFI, di creare una rete permanente di collaborazione tra AIFA, Asl e professionisti della sanità attraverso la raccolta delle segnalazioni spontanee e le prove sulla sicurezza dei farmaci.

La Fofi ricorda che già nel documento di sviluppo della professione, presentato lo scorso ottobre a Roma, la Federazione degli Ordini si era dichiarata pronta a scendere in campo insieme ai cento Ordini provinciali per garantire al cittadino un utilizzo più sicuro dei farmaci e rivendicando per il farmacista il ruolo di "sentinella" del farmaco attraverso il monitoraggio delle reazioni avverse.

Pertanto con la FOFI ha dato inizio a questo programma attraverso un sito dedicato alla raccolta e trasmissione on-line delle schede di segnalazione già disponibile per i farmacisti della provincia di Milano e Lodi e, a breve, accessibile a tutti i farmacisti dall'area riservata agli iscritti del sito internet federale. Una volta registrato, il farmacista potrà compilare la scheda di segnalazione predisposta secondo i requisiti di legge e inviarla comodamente on-line dalla propria farmacia alla Asl ed all'Ordine di appartenenza.

Presso l'Ordine provinciale verrà creata una banca dati territoriale delle segnalazioni avverse i cui dati serviranno, secondo FOFI, per analisi, studi e proposte di lavoro in collaborazione con le autorità sanitarie competenti.

Il sito è accessibile all'indirizzo:

http://farmacovigilanza.ordfarmacistimilo.it

Fonte: FOFI

Commento di Luca Puccetti

E come poteva essere diversamente ? Prendendo lo spunto dalla recente vicenda nimesulide (non sarà che sia giunto il momento di toglierla di mezzo perché costa pochino?...) la FOFI propone il "suo" sistema di farmacovigilanza" e naturalmente non perde l'occasione per ricordare che tutto ciò si inserisce nel curioso progetto di legge di "Rifondazione" (e come poteva esser diversamente ?) del SSN della Turco che vedrebbe nelle Farmacie addirittura dei presidi polifunzionali sul territorio del SSN.

Dunque, dopo aver ottenuto la sostituibilità indiscriminata dei generici, con relativa possibilità di sconti colossali, poiché si saldava all'esigenza di imporre i cosiddetti "equivalenti" per i soliti motivi di risparmio che consentirebbero, secondo i celebranti della ben nota liturgia, di risparmiare e così di poter offrire i nuovi farmaci costosi, i farmacisti vogliono fare anche le diagnosi giacché una reazione avversa è una diagnosi ed in un paese "normale", come direbbe qualcuno, ovviamente dovrebbe esser fatta o per lo meno confermata solo dal medico.

Badate bene, secondo FOFI di fronte ad una possibile reazione avversa il farmacista non che debba indirizzare il paziente dal medico curante con il consiglio di riferire circa la presunta reazione avversa, macché la FOFI si fa il suo bel sito, la Sua banca dati, et voilà eccoti servita la farmacovigilanza.

Queste cose sembrerebbero scherzi di Carnevale, invece in questo paese disastrato ed allo sbando sono tristi realtà.

Naturalmente nessuno lavora gratis. Quale sarebbero le contropartite per questo nuovo compito, a parte la captazio benevolentiae in stile deamicisiano? Ma i proventi derivanti dalle mille attività che si vorrebbero inserire nel nuovo modello di farmacia! Così dopo la vendita dei pannolini, dei giochi per neonati e delle babbucce si venderanno tanti bei servizi utili a far aumentare il consumismo sanitario, magari le farmacie diventeranno i luoghi ove verranno officiati i riti di massa delle giornate della pressione, del diabete, della prostata, dove verranno eseguiti i mitici screening, su cui solo pochi temerari tentano, incautamente, di far ragionare andando contro alla macchina massmediatica lanciata dai mille portatori di interesse e condotta dai loro cointeressati vessilliferi.



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