Le revisioni Cochrane tendono a fornire conclusioni meno favorevoli rispetto alle altre metanalisi sponsorizzate o meno dall'industria.

Le revisioni sponsorizzate dall’industria dovrebbero essere lette con cautela perché, rispetto a quelle Cochrane, sono meno trasparenti, rilevano molto di meno i limiti metodologici degli studi inclusi e traggono conclusioni più favorevoli al farmaco sperimentale.
È stata valutata la qualità metodologica e le conclusioni delle revisioni Cochrane rispetto alle metanalisi sponsorizzate o meno dall’industria; gli studi inclusi in tutte le revisioni e le metanalisi comparavano l’efficacia degli stessi farmaci (confronto fra 2 farmaci), nella medesima condizione patologica.
Sono state rilevate 24 metanalisi di cui 8 sponsorizzate dall’industria, in 9 il rapporto non veniva dichiarato, 7 non erano state sponsorizzate o erano state supportate da strutture indipendenti.
In base ad uno score da 0 a 7, il valore medio che indicava una buona qualità della metanalisi era pari a 7 per le revisioni Cochrane e pari a 3 per le altre (p<0,01).
Rispetto alle revisioni sponsorizzate dall’industria e a quelle in cui il rapporto non era stato dichiarato, la Cochrane ha preso in considerazione più spesso la presenza di potenziali bias, per esempio l’omissione della descrizione dei metodi di randomizzazione, degli abbandoni o di interi studi.
Le 7 revisioni sponsorizzate dall’industria, nonostante fosse stata dimostrata l’equivalenza dei trattamenti in studio, raccomandavano senza riserve il farmaco sperimentale rispetto a nessuna delle revisioni Cochrane (p=0,02).
Le revisioni in cui il rapporto non era stato dichiarato, quelle non-profit o senza nessun rapporto, come quelle Cochrane, raccomandavano cautela.


A cura di Alessandra Russo, Maria Antonietta Catania e Giovanni Polimeni, Università di Messina
www.farmacovigilanza.org

Fonte:
Jorgensen AW et al. Cochrane reviews compared with industry supported meta-analyses and other meta-analyses of the same drugs: systematic review. BMJ 2006; 333: 782, doi:10.1136/bmj.38973.444699.0B (accesso del 20.11.2006).