Il medico convenzionato per la medicina generale può ricevere scelte da parte di assistiti residenti in tutti i Comuni ricompresi nell'ambito territoriale della stessa Azienda Sanitaria.

TAR per il Lazio: sentenza n. 8296/2005
Un medico convenzionato per la medicina generale ha chiesto alla propria Azienda Sanitaria di poter ricevere scelte da parte di assistiti residenti anche in altri Comuni, ma sempre ricompresi nell'ambito territoriale della stessa Azienda.
Tale richiesta è stata rigettata dall’Azienda Sanitaria.
Il TAR del Lazio ha giudicato illegittimo il comportamento dell’Azienda Sanitaria in quanto il restringimento del potere di scelta del medico convenzionato in ambiti più ristretti rispetto all'intero ambito territoriale della U.S.L. di appartenenza, a struttura pluricomunale, appare irrazionale ed in contrasto con la legge n. 833 del 1978. La ratio risiede nel fatto che limitando la scelta al mero ambito territoriale si creerebbe un' irrazionale disparità fra i cittadini (e medici) dei grossi centri e gli abitanti (e medici) di piccoli comuni vicini accorpati, secondo un criterio di congrua continuità ed assimilazione ambientale, in unica U.S.L.


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