Una nuova tecnica consente di spruzzare una sospensione di cellule cutanee del paziente, precedentemente coltivate, sulle ustioni, ove attecchisce con successo.

Rispetto all'autotrapianto la nuova tecnica presenta enormi vantaggi, specialmente in caso di ustioni particolarmente estese. La guarigione è più rapida e si possono ricoprire in tempi più brevi ampie aree lesionate. Il paziente evita gli interventi necessari a prelevare la propria cute sana e tutte le possibili complicanze connesse. Il tempo necessario per la coltura è minore rispetto a quello necessario per ottenere lembi cutanei adatti all'autotrapianto. Inoltre il trapianto non è di facile esecuzione in tutte le sedi anatomiche: per esempio a livello delle piante dei piedi. L'aerosol di cellule cutanee riveste omogeneamente l'area ustionata, come una pellicola finemente reticolata, proteggendo così il paziente anche dal rischio di infezioni. All'inizio lo spray di cheratinociti è sottile e non ha annessi e non riesce ad assicurare la sudorazione, ma col tempo diventa più spessa ed inizia ad assumere i connotati di una pelle più simile a quella normale. La tecnica soprannominata "spray-on" è stata sviluppata in Australia, al Royal Perth Hospital, non solo per le ustioni od i traumi che causino la perdita di tessuto cutaneo, ma anche per correggere anomalie della pigmentazione, ed altri problemi di natura cosmetica. Al Queen Victoria Hospital sono stati trattati fino ad ora 12 pazienti. I risultati indicano che la pelle spray è applicabile su lesioni che rivestono oltre il 30% della superficie cutanea. Resta adesso da verificare questi risultati in studi controllati e di verificare la persistenza nel tempo dei risultati.

Fonte: Timesonline, settembre 2005