Laboratori Merck e Pharmacia sotto pressione per i rischi potenziali, causati al sistema cardiovascolare, dai loro farmaci antinfiammatori anti-Cox 2. L'American Hearth Association, la National Stroke Association e l'Arthritis Foundation, associazioni mediche americane, hanno chiesto alle strutture scientifiche delle due multinazionali del farmaco di realizzare uno studio di verifica dell'allarme lanciato, sulla rivista Jama, dallo specialista di malattie cardiovascolari Eric Topol.
Secondo la ricerca condotta da Topol e dalla sua equipe della Cleveland Clinic Foundation, l'assunzione di anti-cox 2 puo' essere associata ad un aumento del rischio di patologie cardiovascolari, innanzitutto di infarti. I risultati dello studio sono stati contestati dalle aziende Pharmacia, Pfizer e Merck, ma anche dall'AFSSAPS, l'agenzia francese di farmacovigilanza. ''Le malattie cardiovascolari sono una delle prime cause di morte negli Stati Uniti - ha affermato il portavoce dell'American Hearth Association, Richard Stein - e un aumento del rischio, anche se inferiore all'1%, e' inaccettabile in ogni caso''. E il portavoce della National Stroke Association, docente dell'Universita' di Yale, ha sottolineato che ''c'e' assoluto bisogno di ricerche supplementari su questi prodotti, perche' se sono all'origine di episodi protrombotici, si puo' supporre che essi favoriscano parimenti altri tipi di inconvenienti''
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