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Fare testamento senza notaio |
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Inserito il 25 ottobre 2024 da admin. - professione - segnala a:
Quando un cittadino decide di diseredare una persona o al contrario di lasciare i propri beni ad una specifica persona cara si trova di fronte ai timori, alle complicazioni, ai costi di un intervento notarile. Ma e’ possibile anche fare a meno del notaio, con alcune importanti accortezze. Il testamento olografo è infatti la forma più semplice per esprimere le proprie volontà. Cautela, pero’…
Requisiti testamento olografo Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore. Non e’ prescritto un particolare rigore formale, ne’ il ricorso ad un notaio ne’ la presenza di testimoni. I requisiti essenziali richiesti dal codice per garantire la validità del testamento olografo sono tre: l'autografia, la data e la sottoscrizione.
Autografia L'autografia è la scrittura dell'atto in tutte le sue parti ad opera del testatore, senza l'ausilio di mezzi meccanici o di terzi. Addirittura la guida (o l'aiuto) della mano del testatore da parte di un terzo soggetto esclude nella maggior parte dei casi il requisito dell'autografia. In qualche caso puo’ essere ammessa l’ autenticita’ del testamento quando l’ aiuto o la guida della mano sia reso indispensabile per le sue condizioni di salute (deficit motorio) o da carenza di istruzione (ad es. analfabeta) ma sono casi rari; per garantire la validita’ del testamento in questi casi e’ caldamente raccomandata l’ opera di un notaio.
Sono ugualmente validi sia i diversi mezzi di scrittura ( ad es penna, carbone, gesso, ecc.) sia il meteriale su cui e’ esteso (carta, stoffa, legno, pietra) (Cass. n. 1089/1959; n. 920/1963; n. 394/1965). Il testamento olografo può anche contenere disegni o diagrammi; puo’ essere redatto in dialetto o in una delle c.d. "lingue morte", purchè conosciute dall'autore.
Attenzione: puo’ anche assumere la forma di una lettera, se vi siano chiaramente espresse le ultime volontà del testatore. Le “lettere di addio”, se rispettano i requisiti necessari, vengono ad assumere percio’ valore testamentario.
Data La data e’ elemento indispensabile del testamento olografo (giorno, mese e anno; non obbligatoriamente il luogo e l’ ora) per valutare la presenza di altri documenti attinenti (l’ ultimo prevale sugli altri) e la capacita’ di intendere del testatore in quella occasione. Puo’ essere apposta in ogni parte della scheda.
Sottoscrizione La firma, ovviamente, e’ un requisito indispensabile: deve essere apposta di proprio pugno dal testatore alla fine delle disposizioni ma puo’ essere valida anche quando sia stata apposta “a margine o in altra parte della scheda, anziché in calce alla medesima, a causa della mancanza di spazio su cui apporla" (Cass. n. 14119/2014).
La sottoscrizione non richiede necessariamente nome e cognome (validi anche un soprannome o uno pseudonimo) purche’ individui con certezza la persona del testatore.
Come conservarre un testamento olografo? Ovviamente, da quanto detto, si comprende come non siano previste modalita’ di conservazione particolare (non e’ necessario ricorrere ad un notaio o ad un avvocato) ma la semplicita’ dell’ atto lo rende anche soggetto a facili manovre di occultamento o di distruzione. Si consiglia percio’ la custodia presso una banca o presso persona di assoluta fiducia.
Alcune cautele necessarie Da quanto abbiamo detto, sembrerebbe che scrivere le peroprie volonta’ sotto forma di testamento olografo sia la cosa piu’ semlice del mondo. Ma e’ cosi’ ?
1) Per tutti: Attenzione quando, in occasioni particolari, si prova l’ impulso di esprimere per iscritto i propri sogni o i propri desideri! Tenere presente che queste lettere o questi scritti possono diventare, magari a distanza di tempo, quando sono quasi dimenticati, un documento con valore legale. In realta’ esistono procedure per invalidarli, ma non sono mai ne’ facili ne’ indolori, e i periodici casi di cronaca ce lo ricordano ogni tanto.
2) Per il personale sanitario: tener presente che aiutare materialmente il testatore (tenendo il polso o aiutando la mano) nella stesura del documento, lo invalida e puo’ far sorgere sospetti di illecito. Sono percio’ illecite le procedure tenute per esempio nelle case di riposo o nelle Residenze Assistenziali, ove l’ anziano al termine dei suoi giorni, viene “aiutato” a lasciare i propri averi al parente in visita o addirittura a qualche membro del personale della struttura. Puo’ raffigurare vari reati, come ad esempio la circonvenzione di incapace o peggio. Qualora lo scritto rispecchiasse veramente la volonta’ dell’ anziano, per eliminare successive contestazioni o sospetti, sarebbe preferibile servirsi dell’ opera di un notaio.
Daniele Zamperini
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