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Congiuntivite batterica acuta: sono utili i colliri antibiotici?
Inserito il 21 luglio 2024 da admin. - oculistica - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Una revisione Cochrane ha valutato l’utilità dei colliri antibiotici nella congiuntivite batterica acuta.


Una congiuntivite acuta può essere di natura infettiva, allergica o irritativa (per esempio da corpo estraneo). Le congiuntiviti infettive possono essere virali (nel 90% dei casi da adenovirus) oppure batterica (di solito causata da stafilococco, streptococco, emofilo, meno frequentemente clamidia).
La distinzione tra forme virali e batterica è clinica: nelle prime si hanno iperemia congiuntivale, fotofobia, secrezione acquosa), le seconde si distinguono per una maggior intensità dei sintomi e dei segni, con talora edema palpebrale e per una secrezione spesso di tipo purulento.
Spesso in presenza di una congiuntivite acuta si prescrivono colliri antibiotici. Una revisione sistematica della letteratura ha valutato se si tratta di una pratica sempre utile [1]. Sono stati sottoposti a metanalisi 21 studi randomizzati in cui colliri antibiotici venivano confrontati con placebo. Uno studio è stato considerato ad elevato rischio di bias. L’analisi ha considerato solo i casi in cui vi era una coltura batterica positiva, ma in seguito è stata effettuata un’analisi di tutti i casi, anche quando la coltura batterica era negativa. Gli antibiotici utilizzati erano un chinolonico, l’azitromicina, la polimixina/bacitracina, il cloramfenicolo, la tobramicina e l’acido fusidico. Si è visto che il tasso di risoluzione clinica era del 63% nel gruppo trattato con antibiotici e del 50% nel gruppo placebo. In pratica per avere un beneficio clinico dall’utilizzo di un collirio antibiotico si devono trattare 8 pazienti.
I risultati erano simili sia quando venivano analizzati solo i casi con cultura positiva che tutti i casi, indipendentemente dall’esito della coltura.
Non si sono registrati effetti avversi gravi di tipo sistemico sia nel gruppo trattato che in quello placebo. Effetti collaterali minori di tipo locale rispetto al placebo si sono verificati nel gruppo trattato con chinolonici.
Gli autori concludono che i colliri antibiotici migliorano modestamente la probabilità di guarigione nelle congiuntiviti batteriche acute rispetto al placebo e, data la non evidenza di gravi effetti collaterali, questa scelta può essere presa in considerazione.
Dal punto di vista pratico va considerato che l’uso indiscriminato degli antibiotici può portare ad un aumento delle resistenze batteriche. Data la percentuale elevata di risoluzione spontanea della congiuntivite batterica si può consigliare di prescrivere in prima istanza solo un trattamento sintomatico (per esempio: un collirio vasocostrittore o antiinfiammatorio per alcuni giorni), mentre l’antibiotico può essere prescritto nei casi più impegnati o che non rispondono alla terapia iniziale.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Chen YY, Liu SH, Nurmatov U, van Schayck OC, Kuo IC. Antibiotics versus placebo for acute bacterial conjunctivitis. Cochrane Database Syst Rev. 2023 Mar 13;3(3):CD001211. doi: 10.1002/14651858.CD001211.pub4. PMID: 36912752; PMCID: PMC10014114.

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