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Allergie di importazioni americana: l'ambrosia
Inserito il 28 febbraio 2002 da admin. - pneumologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



Recenti studi epidemiologici evidenziano che, circa il 30% della popolazione italiana è affetta da patologie ai tipo allergico; le manifestazioni cliniche più frequenti sono quelle di tipo respiratorio (rinite, asma), la congiuntivite, la dermatite.

Le allergie respiratorie di maggior frequenza sono quelle classiche agli acari della polvere (35%) o ai pollini (35%).
Ovviamente esistono numerose differenze tra le allergie al polline, derivate soprattutto dalle condizioni locali e dai vegetali prevalenti: al sud prevalgono parietaria e ulivo, al nord soprattutto le graminacee e, solo secondariamente, parietaria e artemisia.

Tuttavia è comparsa da alcuni anni, prevalentemente nelle regioni del nord-ovest e nella zona di Trieste, l'allergia all'ambrosia.
Si tratta di una pianta di origine nord-americana che costituisce la più importante fonte di allergia nell'America del nord.
La pianta è stata importata in Italia nel 1800, ma le prime segnalazioni di allergia all'ambrosia risalgono, in Italia, al 1987 a Trieste (5,5% dei pazienti allergici).

I dati forniti dal monitoraggio dei pollini nelle varie stazioni italiane, presenta all'incirca un andamento parallelo tra la concentrazione di queste nell'atmosfera e la frequenza delle manifestazioni allergiche clinicamente riscontrate.
Particolarmente rilevante è diventata la situazione a Busto Arsizio, dove tra i pazienti sensibili ai pollini il 70% è allergico all'ambrosia, con sintomi importanti.

Nella zona a sud-est di Milano, gli allergici a questo polline sono il 15-17% del totale degli allergici.

Caratteristica particolare dell'ambrosia è quella di essere una pianta fortemente allergizzante: uno studio effettuato su studenti stranieri provenienti da zone dove non esiste l'ambrosia e ospitati nel Michigan, dove invece l'ambrosia è una pianta comune, ha rilevato che una percentuale variabile tra il 70% e il 100% dei soggetti predisposti all'allergia, venivano sensibilizzati al contatto con il polline dell'ambrosia.

La diffusione dell'ambrosia in Italia appare in lenta ma costante crescita, difficilmente contrastata dalla comuni metodiche, in quanto si tratta di una pianta piuttosto forte e infestante. Saranno necessari degli interventi mirati.

("Aria, ambiente e salute" anno IV n. 3 - Settembre 2001)


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