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La rivincita degli omega 3: lo studio REDUCE-IT |
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Inserito il 18 novembre 2018 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
Lo studio REDUCE-IT suggerisce che in pazienti ad alto rischio elevate dosi di omega 3 riducono gli eventi cardiovascolari.
L'efficacia degli acidi grassi omega 3 nella riduzione degli eventi cardiovascolari è controversa [1,2].
Lo studio REDUCE-IT, che ha valutato l'efficacia di alte dosi di omega 3 in soggetti a rischio, porta un ulteriore contributo alla discussione.
Il trial ha arruolato 8179 soggetti a rischio cardiovascolare: il 70% di essi aveva avuto un precedente evento cardiovascolare, il restante 30% soffriva di diabete ed aveva altri fattori di rischio.
Tutti i partecipanti erano in terapia con una statina ed avevano livelli elevati di trigliceridi (da 135 a 499 mg/dL, valore medio 216 mg/dL), mentre i livelli di LDL andavano da 41 a 100 mg/dL.
I pazienti sono stati trattati con alte dosi di omemga 3 (2 g x 2/die di icosapent etile) oppure con placebo.
L'endpoint primario dello studio era di tipo composto e comprendeva: morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione e angina instabile.
Il follow up è stato di 4,9 anni.
L'endpoint primario si manifestò nel 22% dei soggetti randomizzati a placebo e nel 17% dei soggetti trattati con omega 3 (HR 0,75; 95%IC 0,68-0,83).
Gli autori hanno anche valutato alcuni endpoint sedondari: l'outcome composto da morte cardiovascolare, infarto e ictus si verificò nel 14,8% del gruppo placebo e nel 11,2% del gruppo omega 3 (HR 0,74; 95%CI 0,65.0,83), mentre i decessi da causa cardiovascolare si verificarono rispettivamente nel 5,2% e nel 4,3% (HR 0,80; 95%CI 0,66-0,98).
I risultati dello studio REDUCE-IT sono in parte contrastanti con quelli dello studio VITAL e della metanalisi Cochrane citati in precedenza. I motivi sono probabilmente diversi. Per esempio nello studio VITAL erano arruolati soggetti a rischio cardiovascolare basso (studio di prevenzione primaria) mentre nel REDUCE-IT la popolazione era rappresentata da soggetti ad elevato rischio cardiovascolare. Inoltre negli studi precedenti venivano usate dosi minori di omega 3 mentre lo studio REDUCE-IT ha impiegato dosi elevate (4 g/die).
La conclusione che si può trarre da questo studio ci sembra la seguente: in pazienti ad elevato rischio, assimilabili a quelli del REDUCE-IT, può essere ragionevole associare ad una statina dosi elevate di omega 3, soprattutto in caso di alti valori di trigliceridi. Secondo i dati del trial si evita un evento cardiovascolare ogni 20 soggetti trattati per 5 anni.
Vedremo se lo studio STRENGTH, trial in itinere in cui sono usati 4 grammi al giorno di una miscela di omega 3, arriverà agli stessi risultati del REDUCE-IT.
Renato Rossi
Bibliografia
1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=6999
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7068
3. Bhatt DL et al. for the REDUCE-IT Investigators. Cardiovascular Risk Reduction with Icosapent Ethyl for Hypertriglyceridemia. N Eng J Med. Pubblicato online il 10 novembre 2018.
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