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Medici necroscopi ora supplenti forzati degli impiegati comunali
Inserito il 17 febbraio 2015 da admin. - professione - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

I medici necroscopi hanno l’obbligo di invio telematico all’Inps del certificato di accertamento del decesso entro 48 ore dall’evento.

Direzione Centrale Pensioni
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito
Direzione Centrale Assistenza e Invalidita' Civile
Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici

Roma, 13/02/2015 Circolare n. 33 Ai Dirigenti centrali e periferici
Ai Responsabili delle Agenzie
Ai Coordinatori generali, centrali e
periferici dei Rami professionali
Al Coordinatore generale Medico legale e
Dirigenti Medici

e, per conoscenza,

Al Commissario Straordinario
Al Presidente e ai Componenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza
Al Presidente e ai Componenti del Collegio dei Sindaci
Al Magistrato della Corte dei Conti delegato all'esercizio del controllo
Ai Presidenti dei Comitati amministratori
di fondi, gestioni e casse
Al Presidente della Commissione centrale
per l'accertamento e la riscossione
dei contributi agricoli unificati
Ai Presidenti dei Comitati regionali
Ai Presidenti dei Comitati provinciali


OGGETTO: Trasmissione telematica all’Inps del certificato di accertamento del decesso da parte dei medici necroscopi. Attuazione della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (legge di stabilità per il 2015)


SOMMARIO: Disposizioni in merito al rilascio dell’applicazione, ad uso dei medici che accertano i decessi, per la trasmissione telematica all’INPS della “comunicazione di constatazione del decesso”, attraverso il portale INTERNET dell’Istituto.



Quadro di riferimento

Il puntuale aggiornamento delle variazioni anagrafiche permette all’Istituto di verificare la permanenza delle condizioni e/o dei requisiti per l’erogazione delle prestazioni e di svolgere in maniera tempestiva gli adempimenti connessi all’eventuale eliminazione delle prestazioni non dovute.

Come noto, tali informazioni pervengono all’Istituto da parte dei Comuni mediante trasmissione telematica, nel rispetto delle modalità e dei tempi previsti dalla normativa vigente. Il raggiungimento di un elevato livello del processo di comunicazione, riducendo sensibilmente il rischio di possibili pagamenti di prestazioni non dovute, ha prodotto, con la diminuzione dei costi, rilevanti risultati in termini di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa.

L’art. 1 della legge n. 190 del 23 dicembre 2014, al comma 303 e seguenti, ha introdotto alcune importanti novità sulla materia. In particolare, ha previsto per i medici necroscopi l’obbligo di invio telematico all’Inps del certificato di accertamento del decesso entro 48 ore dall’evento, utilizzando le stesse modalità già in uso per la trasmissione delle certificazioni di malattia on-line.

In caso di violazione del suddetto obbligo da parte dei medici necroscopi, si applicano le medesime sanzioni pecuniarie di importo variabile tra 100 e 300 euro previste per il responsabile del procedimento amministrativo delle anagrafi comunali (art. 46 D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326).

Dalla data del decesso, le prestazioni in denaro già erogate al pensionato da parte dell’INPS si intendono corrisposte con riserva, ai fini della verifica del diritto.

Gli Uffici pagatori (Banche e Poste), sui cui conti correnti tali somme sono accreditate, sono tenuti:

a restituire prontamente all’Istituto le somme corrisposte con riserva, nel caso in cui si accertasse che il beneficiario non ne avesse avuto diritto;
a fornire all’INPS le generalità del soggetto che ha disposto di tali somme, in caso di impossibilità sopravvenuta ad effettuare la restituzione.

Ciò premesso, al fine di dare piena esecuzione a quanto previsto dalla nuova norma di legge, la Direzione Centrale Sistemi Informativi ha messo a punto l’ applicazione, ad uso dei medici che accertano i decessi, per la trasmissione della “comunicazione di constatazione del decesso” attraverso il portale INTERNET.

Specifiche tecniche

L’accesso al servizio di trasmissione telematica dei certificati di constatazione del decesso avviene attraverso il portale INTERNET dell’Istituto, nell’ambito dei Servizi per i Medici Certificatori, con l’identificazione tramite codice fiscale e l’autenticazione tramite PIN.

I medici già riconosciuti dall’Istituto, perché accreditati per l’invio dei certificati medici introduttivi alle domande di invalidità civile, e convenzionati con il S.S.N., non hanno bisogno di richiedere di nuovo l’abilitazione all’Istituto.

I medici non ancora riconosciuti dall’Istituto dovranno, ai fini dell’accreditamento:

scaricare e stampare il modulo di richiesta del PIN disponibile sul sito Inps e presso le Strutture territoriali dell’Istituto;
recarsi personalmente presso una qualunque Struttura territoriale dell’Inps, muniti di un documento d’identità;
consegnare il modulo di richiesta del PIN, debitamente compilato e sottoscritto, che verrà conservato agli atti.

L’operatore Inps provvederà alla registrazione dei dati anagrafici e all’attribuzione di un codice PIN iniziale di accesso che consegnerà in busta chiusa numerata al medico.
Al primo accesso, il medico dovrà modificare il PIN iniziale seguendo la procedura guidata.
Per le successive eventuali comunicazioni con l’Istituto, il medico fornirà l’indirizzo della sua casella PEC (Posta Elettronica Certificata), prevista dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.

Per accedere al servizio è necessario seguire la seguente procedura:
Collegarsi al portale dell’Istituto, disponibile all’indirizzo http://www.inps.it
nella sezione “Servizi Online”, selezionare la voce “Per tipologia di utente”;
nella schermata riportante l’elenco dei servizi, suddivisi per tipologia di utente, posizionarsi sulla categoria dei “Medici Certificatori” e selezionare la voce “Certificato di constatazione del decesso”.

Una volta fornite le credenziali di accesso (Codice fiscale e PIN), al medico autenticato verrà presentata la Home Page (o Pagina di accoglienza), riportante i suoi dati i identificativi (da confermare e/o modificare).

Il medico potrà accedere alle varie funzionalità messe a disposizione dal sistema tramite un menù di scelta rapido che consente di:
trasmettere il certificato tramite il Codice Fiscale del deceduto;
consultare e stampare i certificati di competenza emessi e trasmessi o l’elenco dei soggetti per i quali la trasmissione del certificato non sia riuscita;
annullare un certificato.

Per maggiori dettagli in ordine alle modalità operative si rimanda al manuale utente pubblicato sulle singole pagine del servizio.

Le informazioni presenti sui certificati di decesso pervenuti dai medici saranno, in modalità del tutto analoga alla gestione dei dati provenienti dalle anagrafi comunali, messe prontamente a disposizione della base anagrafica ARCA e degli archivi delle prestazioni pensionistiche erogate.

Si precisa, infine, che l’INPS procederà all’acquisizione telematica dei certificati di accertamento del decesso con data evento successiva alla pubblicazione della presente circolare.



Il Dirigente Generale Vicario
Crudo

Fonte: INPS

Circolare n. 33 del 13 febbario 2015

http://tinyurl.com/l4xbvf4

Commento di Luca Puccetti

Continua l'umiliazione dei medici. Dopo essere stati costretti a produrre certificati introduttivi per l'invalidità civile e di malattia mediante una procedura che, essendo priva di firma digitale, manca dei requisiti minimi per essere legalmente equiparabile ad una firma autografa, dopo essere stati forzati a fare le veci di agenti del fisco, con l'apposizione dei codici di esenzione per reddito su ricette ed impegantive, visto che le proteste sono assai flebili, la cosiddetta" classe dirigente" ha approvato norme che adesso costringono i medici necroscopi a fare le veci degli ufficiali di Stato Civile. Questo Stato, che non riesce ad ottenere tempestivamente le informazioni dai dipendenti dei suoi Comuni, all'uopo preposti e pagati, umilia ancora i medici, costringendoli a trasmettere per via telematica, ancora una volta senza firma digitale, la comunicazione di morte, al fine di risparmiare qualche euro sulla corresponsione delle pensioni non dovute e il cui recupero appare problematico. Lo fa esibendo la nota faccia truce, ma, per non far torto, si limita ad irrogare agli inadempienti la stessa sanzione prevista per il responsabile del procedimento amministrativo delle anagrafi comunali che omette di dare segnalazione del decesso. Ormai ci è rimasto solo di poterci rivolgere alla comunità medica internazionale, denunciando come questo Stato tratta i medici, alla guisa di propri agenti del fisco e previdenziali.

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