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Ramipril nella claudicatio intermittens
Inserito il 17 febbraio 2013 da admin. - cardiovascolare - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Uno studio randomizzato e controllato suggerisce l'efficacia del ramipril nel migliorare i sintomi della clauducatio intermittens.

In una pillola precedente è stato trattato il tema dell'arteriopatia periferica degli arti inferiori [1].
Un RCT recentemente pubblicato da JAMA permette di aggiungere un altro tassello alle nostre conoscenze: suggerisce, infatti, che un farmaco da anni usato per trattare l'ipertensione, il ramipril, può essere efficace nel migliorare la distanza percorsa libera da dolore in pazienti con claudicatio intermittens [2].
Per la verità, lo stesso gruppo di autori già in precedenza aveva pubblicato un piccolo studio (40 pazienti) che aveva dimostrato un effetto favorevole del ramipril nell'arteriopatia periferica degli arti inferiori.
Quet'ultimo trial ha arruolato un maggior numero di pazienti (n = 212, età media circa 65 anni) affetti da arteriopatia perifercia degli arti inferiori. I partecipanti sono stati suddivisi in modo randomizzato in due gruppi, trattati rispettivamente per 24 settimane con 10 mg/die di ramipril oppure con placebo. Anche in questo caso si è visto che l'aceinibitore migliorava il tempo di marcia libero da dolore e la distanza percorsa al tapis roulant, oltre a migliorare in maniera significativa la performance fisica dei pazienti (per esempio svolgere le normali attività giornaliere o salire le scale). In pratica i pazienti trattati con il farmaco potevano camminare liberi da dolore per circa 4 minuti in più rispetto ai pazienti trattati con placebo.
Un editorialista si dice impressionato dai risultati di questo studio, che però dovranno essere confermati da trials futuri [3].

Che dire? Spesso i pazienti affetti da arteriopatia periferica sono anche ipertesi, ben venga quindi un farmaco in grado di trattare le due condizioni.
Va ricordato infine che il trattamento della claudicatio intermittens comprende anche misure non farmacologiche che possono essere utili a migliorare il tempo di percorrenza libero da dolore, in primis l'eserzio fisico [1].



Renato Rossi



Bibliografia

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=5721

2. Ahimastos AA et al. Effect of ramipril on walking times and quality of life among patients with peripheral artery disease and intermittent claudication: A randomized controlled trial. JAMA 2013 Feb 6; 309:453-460.

3. McDermott MM. Medications for improving walking performance in peripheral artery disease: Still miles to go. JAMA 2013 Feb 6; 309:487-488.






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