È noto come in diverse nazioni europee l'omeopatia goda di una stima e di una diffusione molto maggiore di quella che si può rilevare in Italia e viene praticata per la terapia di numerosi stati morbosi pur in assenza di studi scientificamente controllati effettuati seguendo le tecniche tradizionali della medicina classica. Alcuni studi preliminari avrebbero dimostrato come l'omeopatia potesse avere un effetto positivo nella terapia dell'asma allergica, con un effetto superiore al placebo, pur non essendo stata dimostrata definitivamente una significatività statistica. In Inghilterra 38 medici di medicina generale hanno effettuato uno studio randomizzato in doppio cieco verso placebo su 630 pazienti asmatici, allergici agli acari della polvere domestica. Hanno esaminato i sintomi respiratori e la capacità polmonare di questi soggetti, divisi in due gruppi di cui uno era trattato con placebo e l'altro con immunoterapia per via orale per un periodo di 16 settimane. I parametri respiratori venivano controllati periodicamente così come venivano controllati i parametri soggettivi di benessere del paziente. Tutti i pazienti dovevano annotare giornalmente su un diario il picco di flusso espiratorio al mattino e sera, nonchè la presenza di eventuale gravità di attacchi asmatici. L'esame statistico dei risultati non ha dimostrato differenze statistiche rilevanti tra il gruppo trattato con placebo e quello trattato con terapia omeopatica. I medici hanno perciò concluso come questo tipo di rimedi non siano effettivamente utili nella cura e nel trattamento dei pazienti con asma allergica, da allergia ad acari della polvere domestica.