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Artrite reumatoide e rischio cardiovascolare
Inserito il 31 luglio 2009 da admin. - reumatologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Una metanalisi di 26 studi osservazionali conferma che nei pazienti con artrite reumatoide è aumentato il rischio di mortalità cardiovascolare.

In questa metanalisi sono stati assemblati i dati di 26 studi osservazionali per un totale di 111758 pazienti e 22927 eventi cardiovascolari. Lo scopo era di verificare se l'artrite reumatoide sia associata ad un aumento del rischio cardiovascolare. In effetti l'analisi ha permesso di evidenziare che questa malattia comporta un aumento del rischio di morte da cause cardiovascolari del 50%. In particolare vi è un aumento del 59% di infarto fatale e del 52% di stroke fatale rispetto alla popolazione generale. Gli studi che avevano un follow-up maggiore di 10 anni mostravano una mortalità superiore rispetto agli studi con follow-up più breve. Inoltre il rischio era simile sia per i pazienti studiati prima del 1987 che per quelli studiati dopo, il che suggerisce che le terapie per l'artrite reumatoide non sono state in grado di influire su tale rischio. Inoltre la riduzione della mortalità per cause cardiovascolari osservata negli ultimi anni nella popolazione generale non sembra riflettersi nei pazienti con artrite reumatoide.
Per quanto riguarda il ruolo dei nuovi farmaci biologici, i dati sono scarsi in quanto la maggior parte dei pazienti compresi nella metanalisi erano stati studiati prima dell'entrata in uso di questi prodotti.


Fonte:

Aviña-Zubieta JA et al. Risk of cardiovascular mortality in patients with rheumatoid arthritis: a meta-analysis of observational studies. Arthritis Care Res. 2008;2008;59:1690-1697.


Commento di Renato Rossi

Il dato era noto. Per esempio in una revisione sistematica recente della letteratura [1] su 15 studi pubblicati fino al febbraio 2006 il rischio di infarto miocardico nei pazienti con artrite reumatoide era aumentato del 63% rispetto alla popolazione generale (OR 1,63; 1,34-2,00), mentre non si era trovato un corrispondente aumento del rischio per lo stroke. In un altro studio [2] si è visto che alcuni fattori di rischio cardiovascolare (sesso maschile, storia personale di eventi cardiovascolari, fumo) mostravano un'associazione più debole con gli eventi cardiovascolari nei pazienti con artrite reumatoide rispetto ai soggetti senza questa patologia. Ne risulta che probabilmente valutare il rischio cardiovascolare in questi pazienti usando solo i fattori tradizionali porta ad una sottostima del rischio stesso. Rimane da stabile se un atteggiamento più aggressivo dal punto di vista terepeutico sia in grado di influenzare questi dati. Per quanto riguarda i nuovi farmaci biologici solo il futuro potrà dire se essi sono più utili sul versante cardiovascolare delle terapie più datate.


Referenze

1. Lévy L et al. Incidence and risk of fatal myocardial infarction and stroke events in rheumatoid arthritis patients. A systematic review of the literature. Clin Exp Rheumatol. 2008 Jul-Aug;26:673-9
2. Gonzalez A et al. Do cardiovascular risk factors confer the same risk for cardiovascular outcomes in rheumatoid arthritis patients as in non-rheumatoid arthritis patients? Ann Rheum Dis. 2008 Jan;67:64-9



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