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La pillola aumenta il rischio di cancro cervicale?
Inserito il 05 luglio 2008 da admin. - ginecologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Gli estro-progestini sono associati ad un aumento del rischio di cancro della cervice uterina, ma tale rischio si riduce alla sospensione e dopo 10 anni diventa simile a quello delle donne che non hanno mai usato la pillola.

Per rispondere alla domanda se la pillola aumenti o meno il rischio di cancro cervicale sono stati esaminati 24 studi di tipo epidemiologico per un totale di oltre 50.000 donne (età: 16-89 anni). Si tratta di una revisione sistematica in cui sono stati analizzati i dati di oltre 16.500 donne con cancro cervicale e oltre 35.500 senza. L'esame dei dati ha dimostrato che il rischio di sviluppare un cancro cervicale risultava aumentato nelle donne che usavano contraccettivi orali per più di 5 anni (RR 1,9; IC95% 1,69-2,13). Tuttavia alla sospensione del trattamento il rischio tendeva a ridursi per diventare simile a quello delle donne che non avevano mai assunto la pillola dopo 10 anni.
Se è vero quindi che il rischio quasi raddoppia per un uso protratto oltre i 5 anni è anche vero che il fenomeno è reversibile.


Fonte:

International Collaboration of Epidemiological Studies of Cervical Cancer. Cervical cancer and hormonal contraceptives: collaborative reanalysis of individual data for 16.573 women with cervical cancer and 35.509 women without cervical cancer from 24 epidemiological studies. Lancet 2007 Nov 10;370:1609-21.


Commento di Renato Rossi

Le donne che assumono la pillola contraccettiva hanno meno motivi per usare metodi anticoncezionali di barriera, che però, oltre ad esercitare una profilassi verso gravidanze indesiderate, possono anche proteggere verso l'infezione da virus HPV. E' ragionevole quindi domandarsi se l'uso di contraccettivi orali possa portare ad un aumento del rischio di sviluppare un carcinoma della cervice uterina. Questo rischio potrebbe, a sua volta, essere accentuato dalla potenziale azione cancerogena esercitata dagli estro-progestinici. La revisione pubblicata dal Lancet mostra, in effetti, che il rischio quasi raddoppia per usi prolungati oltre i 5 anni. Ma è anche vero che alla sospensione il rischio si riduce fino a diventare, a distanza di 10 anni, uguale a quello delle "never users".
La donna dovrebbe quindi essere informata dei rischi e dei benefici oncologici della pillola: aumenta il rischio di cancro mammario e cervicale mentre si riduce quello di tumore ovarico e uterino.
In complesso il bilancio sembra favorevole: secondo uno studio inglese, infatti, la pillola contraccettiva potrebbe portare ad una riduzione del rischio oncologico globale, soprattutto per un uso fino ad otto anni [1]. Questa testata si è comunque già occupata dell'argomento in una pillola precedente, a cui si rimanda [2].


Referenze

1. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3522
2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2839




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