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Trombosi negli stent medicati: quanto dura? |
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Inserito il 25 gennaio 2008 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
La trombosi negli stent medicati sembra avvenire ad una frequenza costante fino a 3 anni di follow-up.
Questo studio di proponeva di valutare l'incidenza di trombosi dello stent in 3.823 soggetti sottoposti a impianto di stent al sirolimus (SES) e in 4.323 con stent al paclitaxel (PES). E' stata considerata sia la trombosi precoce (fino al 30° giorno) che tardiva (dopo il 30° giorno). Una trombosi angiograficamente documentata avvenne in 152 pazienti (incidenza cumulativa a 3 anni = 2,9%). Una trombosi precoce si verificò in 91 soggetti (60%) e una tardiva in 61 (40%). La trombosi tardiva avvenne con una frequenza pari a 0,6% all'anno durante i 3 anni di monitoraggio dopo l'impianto dello stent. Le trombosi precoci furono simili tra i due tipi di stent (1,1% per i SES e 1,3% per i PES), mentre quelle tardive furono più frequenti con i PES (1,8% vs 1,4%; P = 0,031). Al momento della trombosi la doppia terapia antiaggregante era assunta dall'87% dei pazienti nelle trombosi precoci e dal 23% nelle trombosi tardive. Fattori indipendenti di rischio della trombosi erano una presentazione con sindrome coronarica acuta e il diabete. Gli autori concludono che la trombosi tardiva sembra non diminuire di frequanza nel corso dei tre anni di followup e che fattori di rischio indipendente sono una presentazione come sindrome coronarica acuta e il diabete.
Fonte:
Daemen J et al. Early and late coronary stent thrombosis of sirolimus-eluting and paclitaxel-eluting stents in routine clinical practice: data from a large two-institutional cohort study Lancet 2007 Feb 24; 369:667-678
Commento di Renato Rossi
Ormai non passa giorno che non venga pubblicata da qualche rivista medica, più o meno prestigiosa, qualche studio sugli stent coronarici. Ora è la volta del Lancet con un lavoro osservazionale che mostra come, nella pratica di tutti i giorni, la trombosi negli stent medicati possa avvenire anche dopo molti mesi dall'impianto. Un dato non inaspettato è che col passare del tempo la doppia antiaggregazione viene smessa, e questo costituisce un fattore di rischio per trombosi intrastent, tanto che le linee guida attualmente consigliano di protrarla per almeno 12 mesi. Però la trombosi può verificarsi anche al di là di questa soglia cut-off, suggerisce questo studio, e anzi il tasso di trombosi non sembra diminuire col passare dei mesi, mantenendosi costante almeno per 3 anni. Si potrebbe prevedere quindi di continuare più a lungo la doppia antiaggregazione, al di là dei 12 mesi raccomandati, almeno nei soggetti più a rischio come i diabeteti o coloro che hanno dovuto sottoporsi ad uno stent per una sindrome coronarica acuta? Rimanendo in attesa di ulteriori sviluppi su questa storia infinita, per intanto si rimanda per altri particolari alle numerose pillole pubblicate sull'argomento.
Referenze
http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3139 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3132 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3123 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=3021 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2954 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2951 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2898 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2723 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2636 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2713 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2629 http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=2709
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