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Le ricerche che fanno sorridere: i premi IgNobel 2006
Inserito il 02 novembre 2006 da admin. - scienze_varie - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Consegnati ad Harvard, tra sonore risate e sorrisi stizziti i premi agli studi piu' inutili e ridicoli del mondo. Pero'...

Il premio IgNobel (si legge come è scritto) è una parodia del premio Nobel. Assegnato fin dal 1991 a ricerche effettivamente svolte (con rarissime eccezioni) viene assegnato qualche settimana prima del fratello piu’ prestigioso.
Dieci premi, dati ad altrettante ricerche scientifiche, che "che non possono o non devono essere riprodotte". Ricerche che incuriosiscono, e che fanno sorridere, ma che qualche volta nascondono i germi di un successo inaspettato.
Sponsorizzati dalla rivista scientifica "Annals of Improbable Research” i premi vengono consegnati da veri Nobel, nel corso di una cerimonia di gala che si tiene nell'università di Harvard.
I vincitori del 2006 sono 10, con ricerche che spaziano nelle seguenti aree:
Pace: Howard Stapleton (Galles) ha inventato un apparecchio in grado i emettere ultrasuoni sgradevolissimi che mettono in fuga gli adolescenti, unici a poterli sentire.
Acustica: D. Lynn Halpern (Stati Uniti), per aver scoperto il motivo per cui alle persone da' fastidio il rumore delle unghie sulla lavagna.
Matematica: Nic Svenson e Piers Barnes (Australia),che hanno calcolato il numero di scatti necessari ad avere la sicurezza che nella foto tutti abbiano gli occhi aperti.
Letteratura: Daniel Oppenheimer (Stati Uniti), che ha studiato le conseguenze dell'uso indicriminato del linguaggio erudito, indipendentemente dalla reale necessità.
Ornitologia: Ivan R. Schwab e Philip R.A. May (Stati Uniti), per aver spiegato perché i picchi non soffrono di emicrania, pur battendo la testa in continuazione contro gli alberi.
Nutrizione: Wasmia Al-Houty e Faten Al-Mussalam (Kuwait), per aver dimostrato che lo scarabeo stercorario è schizzinoso nell'alimentazione.
Fisica: Basile Audoly e Sebastien Neukirch (Francia) che finalmente hanno risolto il drammatico problema: come mai spezzando in due una manciata di spaghetti, questi non si spezzano mai in soli due pezzi? Ora possiamo respirare di sollievo.
Chimica: Antonio Mulet e Carmen Rosselló (Spagna), che ha studiato la velocità ultrasonica nel formaggio cheddar a pasta dura in relazione alla temperatura.
Biologia: Bart Knols e Ruurd de Jong (Paesi Bassi), che hanno dimostrato che la zanzara Anopheles Gambiae è attratta in ugual misura dall'odore dei piedi umani e del formaggio tipo lindberger.
Medicina: Francis M. Fesmire (Stati Uniti), Majed Odeh, Harry Bassan, Arie Oliven (Israele), che hanno finalmente trovato il rimedio definitivo al singhiozzo: una vigorosa esplorazione rettale digitale.
Le reazioni dei vincitori sono le piu’ varie: sono registrate negli anni sia la gratitudine di Wyatt, vincitore nel 2000 per una ricerca sulle toilette di Glasgow, che ha visto finalmente premiata la sua fatica, sia l'irritazione di Fesmire, vincitore di quest'anno per la medicina, che ha protestato, affermando di essere un medico serio.
In realtà la serietà delle ricerche non è sempre da mettere in discussione. Diversi studi premiati con l'IgNobel hanno dimostrato invece il loro valore in un secondo tempo, come la lavatrice per cani e gatti (Segura, 2002), o, probabilmente in futuro, l'utilizzo degli ultrasuoni per valutare la maturazione dei formaggi (premiato quest’ anno) senza danneggiare il campione.
Per completare la panoramica e soddisfare eventuali curiosita’, le uniche ricerche premiate con IgNobel che non siano state effettivamente svolte (accennate prima) sono le seguenti:
-La scoperta dell’ "Administratium", nuovo materiale chimico, senza protoni ed elettroni. Estremamente inerte, annichilisce qualsiasi reazione positiva si generi vicino a lui. L'administratium, in forma solida, forma la Bureaucratite.
-La "Psicoceramica", o lo studio dei vasi rotti.
-La scoperta di "Paul DeFanti", per la sua invenzione di una struttura in grado i proteggere i pedoni dagli investimenti. Peccato che sia una leggenda metropolitana, condita ad arte.
Guido Zamperini

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