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E' efficace la vaccinazione antinfluenzale negli anziani?
Inserito il 23 ottobre 2006 da admin. - clinical_queries - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  

Una revisione Cochrane appena pubblicata mette in dubbio l'efficacia delle raccomandazioni correnti per la protezione degli anziani contro l'influenza, perlomeno in coloro che vivono in comunità.


Nella revisione [1] sono stati selezionati studi randomizzati, quasi randomizzati, studi di coorte e studi caso-controllo che abbiano valutato, nei soggetti di 65 anni o più anziani, l'efficacia del vaccino antinfluenzale contro l'influenza (confermata con esame di laboratorio), le sindrome simil-influenzali e la sicurezza. Gli studi presi in esame sono stati 64, raggruppati dapprima in base al disegno e poi al setting (comunità oppure case di riposo o ricoveri per lungodegenza). Inoltre gli studi sono stati stratificati secondo il livello di corrispondenza tra i ceppi virali contenuti nel vaccino e quelli circolanti.
I risultati ottenuti si basano soprattutto su studi non sperimentali (osservazionali) che come è noto sono maggiormente soggetti a bias, mentre gli RCT di buona qualità sono pochi.
Il vaccino si è dimostrato efficace nel ridurre l'influenza e le sue complicazioni negli anziani ricoverati in case di riposo o in istituti per lungodegenti: in questo setting si ottiene la prevenzione di circa il 45% dei casi di polmonite, di ricoveri ospedalieri e di morti associate all'influenza. Al contrario l'efficacia del vaccino negli anziani che vivono in comunità appare modesta e statisticamente non
significativa nel prevenire le ospedalizazioni per influenza o per malattie respiratorie.
Gli studi osservazionali suggeriscono una efficacia del vaccino nel ridurre la mortalità totale ma questo probabilmente dipende da un bias di selezione tra soggetti vaccinati e non vaccinati (stato socio-economico, condizioni di salute, comportamenti di vita) piuttosto che un effetto reale del vaccino stesso.
Il profilo di sicurezza del vaccino appare accettabile.
Gli autori concludono che negli anziani istituzionalizzati la vaccinazione antinfluenzale è efficace contro le complicanze della malattia e giustifica le attuali raccomandazioni, almeno in parte. Al contrario le evidenze disponibili mostrano che l'utilità, per gli anziani che vivono in comunità, è modesta.



Fonte:
Rivetti D, Jefferson T, Thomas R, Rudin M, Rivetti A, Di Pietrantonj C, Demicheli V. Vaccines for preventing influenza in the elderly. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, Issue 3. Art. No.: CD004876. DOI: 10.1002/14651858.CD004876.pub2.



Commento di Renato Rossi
Le linee guida consigliano di vaccinare contro l'influenza, tra gli altri, sia i soggetti > 50 anni che gli anziani residenti in case di riposo o ricoverati in reparti di lungodegenza [1].
La revisione Cochrane recensita in questa pillola in realtà era già stata anticipata sul Lancet [3]: essa suggerisce che la pratica vaccinale è utile negli anziani istituzionalizzati ma i benefici sono modesti per gli anziani che vivono in comunità. Dobbiamo considerare tuttavia che le evidenze derivano soprattutto da studi di tipo osservazionale e che dopo correzione per vari fattori confondenti la vaccinazione riduceva pur sempre i ricoveri per influenza o polmonite del 27%, per malattie respiratorie del 22% e per cardiopatie del 24%. Anche se i vantaggi appaiono inferiori a quelli attesi penso si debbano ancora seguire le raccomandazioni delle linee guida e continuare con la pratica vaccinale negli anziani, non solo in quelli istituzionalizzati ma anche in coloro che vivono in comunità, perchè è probabile che si possano comunque ridurre le complicanze più gravi della virosi. Nei diabetici uno studio caso-controllo dimostra che la vaccinazione antinfluenzale riduce del 54% le ospedalizzazioni e del 58% la mortalità [4].
Sempre le linee guida raccomandano anche di vaccinare i caregivers, cioè i soggetti che per ragioni mediche o di assistenza vengono a contatto con gli anziani. Tuttavia un'altra revisione Cochrane , basandosi sull'esame di 2 RCT e di uno studio di coorte [2], evidenzia come non ci siano prove di buona qualità per affermare che la vaccinazione di persone al di sotto dei 60 anni che si occupano di assistere gli anziani possa portare ad una riduzione dei casi di influenza o infezioni respiratorie basse in questi ultimi, anche se risulta esserci una riduzione del 39% delle morti da polmonite e del 40% dei decessi da tutte le cause. Questi dati, avvertono, gli autori, debbono essere interpretati con cautela in quanto sono possibili dei bias di selezione. Nonostante questo credo sia ragionevole ritenere, data anche la buona tollerabilità e sicurezza della pratica vaccinale, che valga comunque la pena di vaccinare, insieme ai pazienti anziani, chi si prende cura di loro e si occupa della loro assistenza. Anche solamente proteggere queste persone dall'influenza e permettere loro di continuare ad occuparsi dell'assitenza agli anziani può essere un obiettivo legittimo da perseguire.




Bibliografia
1.ACIP influenza prevention and control guidelines in: http://www.cdc.gov/mmwr/pdf/rr/rr55e628.pdf;
2.Thomas RE, Jefferson T, Demicheli V, Rivetti D. Influenza vaccination for healthcare workers who work with the elderly. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, Issue 3. Art. No.: CD005187. DOI: 10.1002/14651858.CD005187.pub2.
3. The Lancet 2005 Oct 1; 366:1165-1174
4. Diabetes Care. 2006 Aug;29:1771-1776.

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