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TAO: i pazienti la possono gestirla meglio dei medici? |
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Inserito il 08 marzo 2005 da admin. - cardiovascolare - segnala a:
Istruiti adeguatamente i pazienti autocontrollerebbero la TAO bene quanto i medici e con meno complicanze.
Per testare l' ipotesi se si possa affidare ai pazienti la gestione della TAO sono stati reclutati 737 pazienti in terapia con warfarin, successivamente suddivisi in due gruppi. Ad un gruppo veniva consegnato un apparecchio per l'automonitoraggio domiciliare dell'INR, da eseguire una volta alla settimana, e i pazienti venivano istruiti su come aggiustare la dose di warfarin. L'altro gruppo veniva gestito presso una clinica specializzata nella TAO (dosaggio dell'INR una volta al mese con valutazione del risultato da parte di un medico). Il follow-up medio fu di quasi un anno: i pazienti nel gruppo autogestione ottenevano un controllo dell'INR simile a quello ottenuto nel gruppo seguito dal centro specialistico però con un minor numero di complicanze maggiori (2,2% vs 7,3%) e di emorragie minori (14,9% vs 36,4%). Anche i decessi furono minori nel gruppo automonitoraggio (1,6% vs 4,1%). Fonte: Menéndez-Jándula B et al. et al. Comparing Self-Management of Oral Anticoagulant Therapy with Clinic Management . A Randomized Trial Ann Intern Med 2005 Jan 4; 142: 1-10
Commento di Renato Rossi L'autogestione della terapia anticoagulante orale può essere proposta, almeno nei pazienti più affidabili, così come si propone l'automonitoraggio della glicemia e della pressione? Secondo questo studio sembrerebbe proprio di si, anzi pare che i pazienti ottengano risultati migliori dei medici. Bisogna notare però che il trial non era in cieco e che la percentuale di drop out nel gruppo automonitoraggio fu del 21%, il che potrebbe aver provocato un bias nei risultati finali.
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