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Terapia ormonale sostitutiva e problemi di schiena
Inserito il 27 luglio 2001 da admin. - ginecologia - segnala a: facebook  Stampa la Pillola  Stampa la Pillola in pdf  Informa un amico  



A questo studio hanno partecipato 7209 donne anziane, età media 71 anni, arruolate nello Study of Osteoporotic Fractures. Al momento dell’arruolamento sono state raccolte informazioni riguardo l’uso di terapia estrogenica sostitutiva, lo stato funzionale, la presenza di mal di schiena e la funzionalità della colonna vertebrale, e variabili dello stile di vita di carattere generale. E’ stata eseguita una densitometria ossea dell’anca e della colonna vertebrale all’inizio e dopo circa due anni. Sono state eseguite radiografie della colonna lombare e toracica in proiezione laterale all’inizio e al terzo controllo clinico, mediamente 3.7 anni dopo la visita iniziale. Al terzo controllo clinico, inoltre, sono state raccolte informazioni anche sul mal di schiena e sulla funzionalità della colonna vertebrale. Risultati. Al momento dell’arruolamento 1039 donne (14.4%) facevano uso di terapia ormonale sostitutiva, 2016 (28%) riferivano un precedente utilizzo e 4154 (57.6%) non avevano mai fatto uso di terapia ormonale sostitutiva. Le donne che facevano attualmente uso di estrogeni riferivano mal di schiena e ridotta funzionalità della colonna vertebrale in percentuale significativamente maggiore rispetto alle donne che non avevano mai fatto uso di estrogeni, sia all’inizio dello studio che nel corso del follow up (52.7% versus 43.4% per il dolore al rachide e 12.3% versus 9.2% per la ridotta funzionalità del rachide al momento dell’arruolamento; 50.8% versus 41% per il dolore, e 16% versus 12.1% per la ridotta funzionalità nel follow up). Ciò si verificava nonostante ci fosse una prevalenza maggiore di fratture vertebrali nelle donne che, al momento dell’arruolamento, non avevano mai fatto uso di estrogeni. Le utilizzatrici attuali e pregresse di estrogeni, che non avevano fratture vertebrali, presentavano una probabilità maggiore, statisticamente significativa, di avere dolore al rachide dorsale o lombare e disfunzioni della colonna vertebrale, sia all’inizio dello studio che alla terza visita di controllo. Questa aumentata probabilità rimaneva tale anche dopo aggiustamento per variabili quali età, fratture vertebrali, indice di massa corporea, fumo, gravidanze, esercizio fisico, artrite e diabete. Conclusioni. I risultati di questo studio indicano che la terapia ormonale sostitutiva in postmenopausa, in donne anziane di razza bianca, si associa con una maggior probabilità di mal di schiena e ridotta funzionalità della colonna vertebrale.
Spine, 15 luglio 2001


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